GIAN ARTURO FERRARI

GIAN ARTURO FERRARI (1944) ha perseguito per un certo tratto una doppia vita. Da un lato l’insegnamento universitario, come professore di Storia del pensiero scientifico presso l’Università di Pavia. Dall’altro l’apprendistato editoriale, prima con Edgardo Macorini alla Est Mondadori, poi per un decennio come stretto collaboratore di Paolo Boringhieri. Editor della Saggistica Mondadori nel 1984, direttore dei Libri Rizzoli nel 1986, rientrato in Mondadori nel 1988, con il 1989 ha scelto infine l’editoria libraria come propria unica vita e si è dimesso dall’Università. Direttore dei Libri Mondadori nei primi anni novanta, è stato dal 1997 al 2009 direttore generale della divisione Libri Mondadori. Dal 2010 al 2014 ha presieduto il Centro per il libro e la lettura, presso il ministero dei Beni e delle Attività culturali. Dal 2015 al 2018 è stato vicepresidente di Mondadori Libri. È editorialista del “Corriere della Sera”. È autore del libro Libro (Bollati Boringhieri, 2014). Ragazzo italiano è il suo primo romanzo.

Partecipazione a LEGGERMENTE

RAGAZZO ITALIANO

(Editore Feltrinelli)

• La corsa di un giovane tenace e intelligente e di un paese risorto dalla guerra, alla conquista della modernità, della cultura, di un posto nel mondo. • L’esordio di un protagonista dell’editoria italiana.Un tributo al valore della scuola e dell'educazione.

"Correva sotto pelle un brivido, la sensazione che la vera Milano, scrigno di meraviglie, stesse da un’altra parte, oltre i loro angusti confini. Certo anche così, in quel perimetro quotidiano, la vita era ben più vivace di prima.

Ma più in là? Com’era più in là? Che cosa aspettava solo di essere scoperto?"

La vita di Ninni, figlio del dopoguerra, attraversa le durezze da prima rivoluzione industriale della provincia lombarda, il tramonto della civiltà rurale emiliana, l’esplosione di vita della Milano riformista. E insieme Ninni impara a conoscere le insidie degli affetti, la sofferenza, persino il dolore che si cela anche nei legami più prossimi. Da ragazzino, grazie alla nonna, scopre di poter fare leva sull’immenso continente di esperienze e di emozioni che i libri gli spalancano di fronte agli occhi. Divenuto consapevole di sé e della sua faticosa autonomia, il ragazzo si scava, all’insegna della curiosità e della volontà di sapere, quello che sarà il proprio posto nel mondo. Nella storia di Ragazzo italiano si riflette la storia dell’intero Paese, l’asprezza, la povertà, l’ansia di futuro, la vicenda di una generazione figlia della guerra ma determinata a proiettare progetti e sogni oltre quella tragedia. Un’Italia dove la scuola è la molla di promozione sociale, e l’avvenire è affollato di attese e promesse. Un’Italia ancora viva nella memoria profonda del Paese, nelle peripezie familiari di tanti italiani. Ferrari le restituisce corpo e respiro senza indulgenze né compiacimenti, con uno stile cristallino e austero, non di rado crudo, con un timbro di coraggiosa sincerità. Capace di esprimere la freschezza del protagonista e di una moltitudine di personaggi lampeggianti di futuro.


Pubblicazioni

" RAGAZZO ITALIANO "

Editore : FELTRINELLI