SUOR EUGENIA BONETTI

SUOR EUGENIA BONETTI

nata a Bubbiano, nel milanese, nel 1939, entra tra le missionarie della Consolata nel 1959. Inviata in Kenya, vi resta per 24 anni, nelle diocesi di Nairobi, Meru, Nyeri e Murang’a. Lavora soprattutto nei settori dell’educazione e formazione di catechisti e insegnanti, oltre che della pastorale parrocchiale e vocazionale, con un occhio di riguardo per giovani e donne.

Tornata in Italia nel 1991, lavora in un Centro di ascolto e accoglienza Caritas, a Torino, con donne immigrate, molte delle quali vittime di traffico di esseri umani. Nel 1997 frequenta a Londra un corso di specializzazione post laurea presso il Missionary Institute of London, su “Missione Giustizia e Pace”, realizzando una ricerca sul complesso fenomeno di migliaia di giovani donne vittime in Europa di sfruttamento sessuale. In particolare, mette a fuoco la situazione di circa tremila nigeriane, che si trovavano a Torino ed erano costrette a prostituirsi in diverse città del nord d’Italia. Da gennaio 2000, lavora a Roma negli uffici centrali dell’Unione Superiore Maggiori d’Italia (USMI), come responsabile del settore “Tratta donne e minori”. Coordina il servizio di circa 250 religiose, appartenenti a 80 diverse congregazioni, che operano in un centinaio di piccole case di accoglienza, sparse in tutta Italia. Qui sono state accolte oltre 6.000 vittime, inserite in progetti di recupero umano e sociale. Inoltre, lavora in rete con varie ong e organizzazioni governative e religiose per sollecitare legislazioni adeguate contro i trafficanti e di protezione e reintegrazione delle giovani vittime, nonché per aiutare coloro che vogliono ritornare a casa in modo dignitoso. Dal marzo del 2003, insieme a gruppo di suore di diversi Paesi e congregazioni, visita settimanalmente le donne immigrate presenti presso il centro di identificazione ed espulsione (Cie) di Ponte Galeria (Roma). In 10 anni di servizio nel CIE di Ponte Galeria si sono succedute in questo ministero 60 religiose di 27 diversi Paesi e 28 congregazioni. Nel dicembre 2012, fonda insieme ad altre persone impegnate nel settore del contrasto alla tratta, l'Associazione Slaves no More, di cui è presidente.

In occasione della Giornata Internazionale della Donna del 2005, suor Eugenia è stata onorata del titolo di Commendatore dell’Ordine Italiano al Merito dal Presidente della Repubblica Carlo Azelio Ciampi. Negli Stati Uniti, è stata insignita di una duplice onorificenza da parte del Dipartimento di Stato, nel 2004 e nel 2007, proprio per la lotta contro le moderne schiavitù. Per questo motivo il Presidente USA Gorge W. Bush e la moglie Barbara Bush hanno voluto incontrarla nella visita di Stato del 2007 a Roma. Nel mese di gennaio del 2010, le viene conferito dal sindaco di Pisa il premio Pisa Donna del 2009. Nel 2011 riceve diversi riconoscimenti per il suo infaticabile servizio alla donna e alla sua dignità, tra cui il riconoscimento annuale della Università della Pace Giorgio La Pira di Cuneo. A Cascia riceve il premio internazionale Santa Rita da Cascia. A Roma, il Premio Simpatia e quello di Roma, Capitale delle Donne. Nello stesso periodo le viene conferito, a New York, il riconoscimento “Servitor Pacis della Path to Peace Foundation dell’Osservatorio permanente della Santa Sede presso le Nazione Unite, dove, nel 2005 aveva parlato su: L’eliminazione di ogni forma di sfruttamento e discriminazione contro le donne. Nell’ottobre 2013 è stata insignita dal Parlamento europeo del Civi Europaeo Premium


 
A gennaio del 2005, durante l’ultima udienza pubblica incontra Papa Giovanni Paolo II con un gruppo di ragazze ospiti di case-famiglia. Mentre, nel 2007, con 33 religiose provenienti da 26 Paesi incontra Papa Benedetto XVI. Nel 2013 per tre volte incontra personalmente Papa Francesco. La prima volta lo incontra con altre religiose che visitano Ponte Galeria durante la visita al Centro Astalli; la seconda volta lo incontra nel mese di settembre con altre tre religiose dopo la partecipazione della Messa nella Cappella in Casa Santa Marta in cui ebbe modo di ringraziarlo a nome di tutte le religiose che operano nel settore della tratta di esseri umani per la sua costante attenzione a questo problema; la terza volta nel mese di novembre durante un convegno tenutosi in Vaticano sulla tratta di esseri umani. Nel 2011 pubblica, in collaborazione con Anna Pozzi, redattrice di Mondo e Missione del Pime di Milano, il libro Schiave (ed. San Paolo), che viene presentato a Roma durante il convengo per la celebrazione dei dieci anni di “lavoro in rete” dell’ufficio Tratta donne e minori dell’USMI. Nel gennaio 2012, esce un secondo libro: Spezzare le Catene. La battaglia per la dignità delle donne (ed. Rizzoli), scritto ancora in collaborazione con Anna Pozzi. Da febbraio 2011, tiene un blog sul sito di Famiglia Cristiana: Noi donne oggi. Nel 2013, in occasione dei dieci anni del servizio delle religiose presso il Centro di identificazione ed espulsione di Ponte Galeria viene pubblicato il fascicolo Dietro le sbarre. Slaves no More. Nel dicembre 2012, viene fondata a Roma l’associazione “Slaves no more onlus” (Mai più schiave), di cui viene eletta presidente. Tra i suoi scopi prioritari, la formazione, l’informazione e la prevenzione, la liberazione e la promozione della donna emarginata e vittima di situazioni che la privano della sua dignità e legalità. Ma anche il sostegno e la reintegrazione socio-lavorativa attraverso la realizzazione di progetti personalizzati sia in Italia che nei Paesi di provenienza delle donne immigrate. Questo per continuare a lottare ancora più efficacemente contro la tratta di esseri umani e restituire un futuro a giovani donne, a cui è stata tolta qualsiasi prospettiva di vita dignitosa.

Partecipazione a LEGGERMENTE

24 marzo 2012  III edizione