DIEGO FUSARO
"Non amo descrivermi: e, tuttavia, preferisco che a farlo sia io e non il 'si dice' di heideggeriana memoria. Mi considero allievo indipendente di Hegel e di Marx, di Gentile e di Gramsci. Intellettuale dissidente e non allineato, sono al di là di destra e sinistra. Se, infatti, la sinistra smette di interessarsi a Marx e a Gramsci, occorre smettere di interessarsi alla sinistra: e continuare nella lotta politica e culturale che fu di Marx e di Gramsci, in nome dell'emancipazione umana e dei diritti sociali. Ho una passione durevole per la filosofia e un amore sfrenato per il mare, immagine mobile della libertà. Credo nelle idee che sostengo e non le baratterei per nulla al mondo. Odio gli indifferenti e gli opportunisti. Non voglio avere nulla a che fare con i servi e con il pensiero unico. Resto convinto che in filosofia la via regia consista nel pensare con la propria testa, senza curarsi dell'opinione pubblica e del coro virtuoso del politicamente corretto."
Nato a Torino nel 1983, Diego Fusaro insegna Storia della filosofia presso
l’Università San Raffaele di Milano ed è, inoltre, docente presso lo IASSP
(Istituto Alti Studi Strategici e Politici). Laureatosi a Torino in Storia
della filosofia, ha conseguito nel 2011 il dottorato in Filosofia della storia
presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, con una tesi su
Reinhart Koselleck. Ha svolto attività di ricerca presso l’Università di
Bielefeld in Germania. È studioso della filosofia della storia e delle strutture della temporalità
storica, con particolare attenzione per il pensiero di Fichte, Hegel, Marx e
per la “storia dei concetti” tedesca. I suoi interessi di ricerca orbitano,
inoltre, intorno alla formulazione e all’esercizio di una “storia critica delle
idee” intesa come disciplina che dirige la sua attenzione diacronicamente sulle
faglie e sulle discontinuità che si generano nella trasmissione delle forme
culturali e simboliche di una data cultura, e, sincronicamente, sul nesso che
viene a instaurarsi in ogni momento storico tra il pensiero e i codici
culturali, da una parte, e le condizioni materiali della produzione e del
potere, dall’altra, mostrandone la fitta rete di coimplicazione e assumendo
come proprio privilegiato oggetto d’analisi la “zona di scambio” tra idee e
realtà, tra costellazioni concettuali e costellazioni socio-politiche. In
questa prospettiva, la sua ricerca si sofferma, per un verso, sulla galassia
degli autori che hanno provato a elaborare un metodo per la storia delle idee,
delle metafore e dei concetti (Foucault, Blumenberg, Koselleck) e, per un altro
verso, sulle origini, sulle formazione e sugli slittamenti semantici del
concetto di “storia” dall’antichità ad oggi. Le sue attenzioni sono rivolte
all’idealismo tedesco, ai suoi preparatori (Spinoza) e ai suoi continuatori
(Marx), con particolare attenzione per il pensiero italiano (Gramsci, Gentile).
Dirige la collana filosofica I Cento Talleri dell’editrice Il Prato ed è il
curatore del progetto internet La filosofia e i suoi eroi
(www.filosofico.net). È editorialista de La Stampa e de Il Fatto
Quotidiano. Si definisce “allievo indipendente di Hegel e di Marx”. Nel 2014,
ha svolto una relazione su Simmel al convegno internazionale sulla città presso
l’Università di Singapore. Nel 2016 ha tenuto un seminario su Gramsci presso la
Harvard University.
Sito ufficiale: https://www.diegofusaro.com
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