FABIO GEDA
è nato nel 1972 a Torino, dove vive. Dopo una laurea in Scienze della comunicazione, ha capito che avrebbe preferito occuparsi di disagio minorile piuttosto che di comunicazione aziendale e così, per un decennio, ha lavorato come educatore per i servizi sociali. Sin dal suo esordio nel 2007 con Per il resto del viaggio ho sparato agli indiani (Instar), Geda mette al centro della narrazione, infatti, i ragazzi. La sua opera prima racconta di un ragazzino rumeno che attraversa l'Europa alla ricerca del nonno, artista di strada. Il romanzo ha avuto grande successo di pubblico e critica, tanto da essere selezionato per il Premio Strega. È stato giudicato Miglior Esordio dalla redazione di RadioTre Fahrenheit ed è stato tradotto in Francia, in Germania e in Romania. L'anno successivo pubblica, sempre per Instar, L'esatta sequenza dei gesti, vincitore del Premio Grinzane Cavour e del Premio dei Lettori di Lucca. Ambientato in una comunità alloggio per minori, vede incrociarsi le vite dei due ospiti Marta e Corrado con quelle degli educatori Elena ed Ascanio.
La
consacrazione arriva però nel 2010, con Nel mare ci sono i
coccodrilli (Baldini Castoldi e Dalai). Storia vera di Enaiatollah Akbari, fuggito ancora
bambino dall'Afghanistan e approdato, dopo un lungo e travagliato viaggio, a
Torino. Oltre 400mila copie vendute in Italia, tradotto in 28 paesi,
è stato letto nelle scuole, ne sono stati tratti diversi spettacoli teatrali ed
un audiolibro, è stato proclamato Libro dell'Anno dagli
ascoltatori di RadioTre Fahrenheit. Con questo libro è nuovamente entrato
nell'elenco dei finalisti al Premio Strega.
Sempre di
giovani disagiati parla La bellezza nonostante (Transeuropa)
del 2011, il toccante monologo di un maestro che ha insegnato per trent'anni
al carcere minorile Ferrante Aporti di Torino, cercando di
portare, dietro quelle sbarre, non solo cultura ma anche tanta speranza.
In L'estate
alla fine del secolo, Geda
affianca, al tema dell'infanzia, quello della vecchiaia, dell'incontro
intergenerazionale, e quello della memoria.
Alla fine di
maggio 2014 esce, per Einaudi, Se la vita che salvi è la tua. Questa volta Geda dà una svolta e
scrive un romanzo generazionale e denso di interrogativi e di avventure. Insegnante
precario alle soglie dei quarant'anni, in crisi con la moglie, Andrea non trova
più un senso alla vita. La fuga è la sua risposta: un viaggio a New York, un
quadro – Il ritorno del figliol prodigo di Rembrandt –
sembrano essere il punto di partenza. Ma trovarsi, capirsi, salvarsi – e anche,
a un certo punto, fermarsi – non è semplice.
Sito ufficiale: http://fabiogeda.it
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