dopo un percorso rivolto alle varie
forme artistiche, la sua passione per la creatività la porta a dedicarsi
alla scultura. Colleziona tutto ciò che ha il fascino di un tempo
passato, dalle vecchie scatole di latta ai libri di favole. Cresciuta tra
le auto d’epoca di papà, spirito ribelle, cerca di cogliere l’attimo
fuggente perché l’oggi è già la proiezione del domani.
Inizia a dedicarsi alla scrittura componendo riflessioni e pensieri,
ma poi avviene l’inaspettato incontro con l’isola bretone Sein e la scoperta delle
sue arcaiche leggende e misteri. Da qui, la decisione di scrivere Fari di Bretagna,un libro per
raccontarne la straordinaria e infinita storia e far conoscere il fascino
di un’isola che, attraverso i secoli, ha attratto pittori e artisti.
Vivere in un faro sarebbe il corollario dell’esistenza onirica di
una persona innamorata delle forti emozioni e degli intensi profumi
portati dal vento e dal mare in tempesta, nel quale, a volte, la
scrittrice rispecchia i propri stati d’animo.
Socchiudendo gli occhi, così si firma l’artista.